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Impianti di climatizzazione
La climatizzazione di un ambiente confinato consiste nell’insieme di operazioni effettuate per consentire condizioni termoigrometriche adeguate all’utilizzo di quell’ambiente, a qualsiasi condizione climatica esterna, in ogni periodo dell’anno. La climatizzazione di un ambiente comprende, in relazione alle caratteristiche del clima esterno e dell’attività interna (con relativa produzione di calore endogeno), le seguenti funzioni: riscaldamento o raffrescamento, ventilazione con o senza filtraggio dell’aria,umidificazione o deumidificazione.
Dal punto di vista distributivo-funzionale, si distinguono:
- impianti centralizzati, con un’unica unità di produzione di calore/refrigerazione, connessa ai terminali di stanza da una rete di distribuzione gerarchizzata (generalmente a tutt’aria, se termica e di refrigerazione, ad acqua con terminali radianti, se per riscaldamento);
- impianti de-centralizzati, con unità di produzione di calore (“caldaiette”) o refrigerazione (condizionatori) o misti, per singole abitazioni o stanze.
Dal punto di vista delle fonti energetiche utilizzate e dell’approccio rispetto alla sostenibilità ambientale, la climatizzazione può essere:
- artificiale, se basata interamente su fonti non rinnovabili, quali i combustibili fossili (per riscaldamento) o l’elettricità (per raffrescamento e ventilazione) magari con tecnologia inverter;
- naturale (o bioclimatizzazione), se basata sull’utilizzo di risorse rinnovabili e di sistemi di riscaldamento solari, attivi (collettori solari) o passivi (serre, pareti ad accumulo), di ventilazione naturale, di raffrescamento passivo (microclimatico, geotermico, evaporativo, radiativo);
- ibrida, se utilizza entrambi i tipi precedenti, in modo integrato (nello spazio e nel tempo).
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